I grandi classici: la lavatrice, spendendo poco
L’ultima volta che ho scritto mi ero ripromesso di far seguito più rapidamente all’ultimo post…beh, vi ho deluso. Lo ammetto, non sono un blogger con molta costanza..ma vedrò di rifarmi da qui in avanti! Stavolta l’occasione nasce dalla richiesta di un’amica che ha una lavatrice prossima alla fine della sua vita utile (che oggigiorno significa meno di dieci anni, purtroppo, a parte poche e costose eccezioni che vedremo più avanti), per un uso familiare abbastanza intenso. Spendendo una cifra abbastanza bassa.
Dato che per una famiglia la lavatrice è un elettrodomestico abbastanza fondamentale, anche se spesso “nascosto” nello sgabuzzino, solitamente suggerisco di destinargli un budget adeguato. Come si fa ad esempio quando si sceglie una TV-di-un-certo-livello o l’ultimo smartphone-top-di-gamma-uscito-sul-mercato, che incontrano meno resistenze di fronte a richieste di cifre ad esempio sugli 800€, reputati invece troppi per una lavatrice. Secondo me non lo sono, e se il vostro budget arriva a 800-1000€ il mio consiglio è sempre quello di prendere una lavatrice Miele, modello base o giù di li. Ma di questo parleremo un’altra volta…oggi ci concentriamo sulla fascia bassa del mercato, quella nella quale è più difficile scegliere, tra budget ridotti, mirabolanti offerte sottocosto e gadget di ogni tipo anche su macchine dal prezzo basso.
In linea di massima, nella scelta di una lavatrice economica, è bene tralasciare il più possibile i vari richiami markettari che i produttori ci propinano, quali lavaggi a schiuma e bolle quasi senz’acqua, oblò apribili con la finestrina, app dedicate, schermi touch eccetera. L’alternativa più radicale è scegliere una lavatrice semplicissima, a controllo meccanico e senza elettronica, come quelle di un po’ di anni fa, quando gli elettrodomestici sicuramente duravano di più. In questo caso le scelte sono molto limitate e soprattutto di difficile reperibilità nella grande distribuzione: Ardo produce un modello del genere, con centrifuga 1000 giri e programmazione essenziale, 100% Made in Italy e robusto, ma introvabile nei negozi e difficilmente anche online, bisogna cercarle nuove su eBay. Cercando quindi una soluzione più moderna e facilmente reperibile, le due marche da prendere in considerazione tra il mare magnum delle proposte sono la slovena Gorenje e la multinazionale coreana LG. La prima produce macchine senza troppi fronzoli e ben fatte, che vendono molto in Europa (meno in Italia) ma sono comunque reperibili ed assistite, e con meno di 500€ riuscite a prendere una lavatrice da 9 kg con cestello da 64 litri, motore inverter e centrifuga a 1600 giri molto utile se avete anche un’asciugatrice. Però bisogna essere disposti ad acquistare online e ad accettare un nome che può suonare sconosciuto: “vuoi mettere come suona meglio una lavatrice Samsung di una Gorenje? Sarà sicuramente meglio!” No.

La scelta più semplice ed anche più economica è quindi LG, che in alcuni modelli conserva ancora la vasca apribile per poter sostituire i cuscinetti senza dover cambiare la vasca intera (piaga comune a quasi tutte le lavatrici moderne eccetto le Miele) ed è stata la prima a montare su tutta la gamma il motore inverter. Il modello che vi suggerisco è la F4J5TN3W – il più semplice di tutti, quasi il primo della gamma a partire dal basso, che fa a meno di alcune opzioni dubbiamente utili e di un’estetica all’ultimo grido con l’oblò fumè ma offre comunque una centrifuga da 1400 giri, una programmazione molto flessibile e una capacità di 8 kg con cesto da 59 litri. E soprattutto un lavaggio di buona qualità. Lo stesso modello esiste anche da 7 kg (F4J5QN3W) con lo stesso cesto, che la capacità dichiarata è un termine di paragone abbastanza fittizio: va bene ugualmente ed anzi sarà leggermente più rapida nei lavaggi.
Online potete riuscire a trovarle dai 330€ ai 350€, che è davvero il minimo per portarsi a casa una lavatrice che non vi faccia rimpiangere la scelta, almeno per qualche anno. Su queste lavatrici economiche suggerisco sempre di fare la garanzia estesa con il venditore, in modo da stare relativamente tranquilli almeno per 5 anni (anche se gli ultimi tre anni non sono come i primi due, dovrete contattare l’emittente della garanzia estesa e non la casa produttrice), mentre nel caso di Miele potete estendere la garanzia ufficiale della casa a 5 ed anche a 10 anni, chiaramente ad un prezzo diverso..
Siamo quasi alla fine…ma già che stiamo parlando di lavatrici il Gufo vi dispensa anche qualche consiglio di lavaggio, magari scontato per voi che siete esperte massaie ma magari utili per chi invece la lavatrice ancora la scruta con timore, penso ad alcuni colleghi maschietti: evitate i cicli “eco” da 4 ore, non abbiate paura di lavare a 60° quello che può essere lavato a 60°, usate anche i detersivi in polvere e non solo quelli liquidi, non usate troppo detersivo, non stipate il cestello come forsennati e magari, ogni tanto, fate un lavaggino a vuoto a 90° con poco detersivo in polvere per dare una pulita alla vasca 😉
Bene, per stavolta è tutto ed il Gufo vi augura buoni lavaggi…alla prossima!
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