L’inverno sta per finire: è il momento adatto per comprare l’asciugatrice
So che il titolo può sembrare bizzarro, dato che solitamente tutti pensano all’acquisto di una asciugatrice tra settembre e ottobre…beh, in quei mesi li tutti le comprano, e spesso uno deve prendere “quello che trova” e magari anche alla svelta perché altrimenti la disponibilità non è garantita e i venditori mettono fretta che magari le scorte finiscono. Un po’ come i ventilatori d’estate, insomma. Adesso invece, che il freddo sembra stia volgendo al termine, i negozi hanno magazzini pieni di asciugatrici ed iniziano ad abbassare i prezzi, e voi potete approfittarne ed essere pronti quando tra 6 mesi saremo alle solite con l’umido. Il Gufo, ad esempio, ha fatto così esattamente l’anno scorso.
Dato che ho ricevuto diverse richieste in merito, oggi vediamo le tre possibilità che suggerisco sempre a chi deve comprare un’asciugatrice: la scelta migliore, quella intermedia e quella low-cost, che però in molto casi può essere perfino la più adatta, per via della tecnologia di funzionamento. Apriamo subito una parentesi: di asciugatrici ne esistono essenzialmente due tipi, a resistenza e a pompa di calore. Le prime sfruttano una banale resistenza per generare il calore necessario all’asciugatura; le seconde invece una pompa di calore a gas frigorifero, come quella dei condizionatori o appunto dei frigo. Le macchine a resistenza sono molto più semplici e nella maggior parte dei casi meno soggette a guasti, molto più veloci nel completare il ciclo in quanto lavorano a temperature più alte e non soffrono il posizionamento in scantinati/tavernette/lavanderie non riscaldate; di contro, sono tutte in classe B e hanno un assorbimento di picco superiore ai 2kW, quindi ci vuole accortezza se si usano assieme ad altri elettrodomestici e se l’utilizzo è intenso la bolletta inevitabilmente ne risentirà un po’. Quelle a pompa di calore invece consumano molto meno (sui 7-800W di picco, classe A++ o A+++) ma sono più complesse e un po’ più delicate – soffrono le vibrazioni, quindi occhio se le volete mettere a colonna sopra la lavatrice.
Inoltre, la durata dei cicli è decisamente più lunga (3 ore abbondanti sono la norma per un pieno carico di cotoni ben centrifugati contro le meno di 2 ore di una a resistenza) e lo sfregamento e l’usura dei capi saranno maggiori. Come ultima controindicazione, se posizionate in un ambiente freddo (sotto i 15-16°) perdono progressivamente efficienza, allungando a dismisura i cicli e talvolta non riuscendo fisicamente ad asciugare il bucato: si, perché il nome “pompa di calore” non è li a caso, la macchina frigorifera “sposta” il calore della stanza in cui è posto l’elettrodomestico dentro al cestello per asciugare i panni, quindi se la mettete in una lavanderia non riscaldata a 10° avrà ben poco calore da spostare 😉
Pertanto, se dovete mettere la macchina in un ambiente freddo oppure pensate di utilizzarla poco, solo proprio quando non se ne può fare a meno perché sono-due-settimane-due-che-piove ma altrimenti appendete i panni fuori al’aria aperta, risparmiate e prendete una macchina a resistenza, come ho fatto io l’anno scorso. In questo caso, la scelta è invero molto limitata in Italia (all’esterno no, ma ovunque la corrente costa meno che in Italia, infatti io ho preso un modello per il mercato belga, figuratevi..) e si riduce di fatto a qualche modello Indesit o Candy. Tra queste, vi suggerirei la Indesit da 8 kg con il posticipo avvio, modello IDCEG45BEU. Online la si trova sui 280€ più spedizione, e in questi giorni lo stesso negozio sotto altre spoglie la vende a soli 229€ spedizione inclusa tramite eBay. Non dovete aspettarvi una macchina particolarmente raffinata, è un modello semplice che fa il suo e basta, niente oblò di vetro, niente millemila programmi, niente costruzione “tedesca”. Però asciuga molto velocemente e costa poco, se presa con l’offerta attuale davvero molto poco.
All’estremo opposto invece troviamo chi l’asciugatrice d’inverno la usa sempre, ogni lavatrice fatta ci finisce dentro, vuoi per comodità, per umidità domestica o perché non avete lo spazio per tendere i panni all’aperto. In questo caso, il Gufo vi suggerisce sicuramente di estendere il budget a circa 750€ e prendere il modello base Miele, attualmente la TDB 230 WP Active. Qualcuno mi farà notare che è 7kg invece che 8kg, che è A++ invece che A+++…ebbene, entrambe queste cose non contano un accidente. Le macchine da 7 o da 8 kg sul mercato sono esattamente (e sottolineo esattamente!) identiche, stesso dimensionamento, stessi cestelloni da circa 120 litri, cambia solo che sui modelli da 8kg la durata dei cicli di default è appena più lunga, ma funzionando queste macchine con un sensore di umidità la cosa è ininfluente. La Miele rispetto ad altre marche ha un’affidabilità statisticamente superiore in media, una costruzione ancora fatta per durare e per essere eventualmente riparata anche tra molti anni e un cestello a nido d’ape che è il più delicato sul mercato per i tessuti. Inoltre, ha un sistema di filtri per la lanugine (che sono MOLTO importanti per il buon funzionamento delle asciugatrici, soprattutto a pompa di calore, pena perdita esponenziale di efficienza – quindi puliteli sempre!) migliore degli altri. Quindi, se il vostro uso è intensivo non pensateci due volte e prendete la Miele, magari estendendogli anche la garanzia a 10 anni direttamente con la casa madre – costa, ma uno per un bel po’ è tranquillo.
Infine, la via di mezzo (lo so, state tutti aspettando questa..e dire che invece io la consiglio per ultima!): purtroppo in molti casi la gente è molto restia a spendere 750€ per un’asciugatrice, oppure 800€ per una lavatrice o per un forno…ma magari l’ultimo smartphone top-di-gamma da 1000€ abbondanti preso-a-rate-30-mesi-di-vincolo non se lo fa mancare. Io insisto a dire che per me è un errore..ma adesso la smetto che divento noioso altrimenti, sempre a ripetere le stesse cose 😀
Quindi, se volete una macchina a pompa di calore di buona qualità senza spendere troppo e con una previsione d’uso abbastanza intensa, il modello che vi consiglio è una Beko di gamma media, la DRY833CI, non proprio la più economica del marchio ma comunque reperibile attualmente ad un prezzo inferiore ai 450€. Non fatevi spaventare da questo marchio turco, negli ultimi anni è riuscito a proporre nella gamma bassa del mercato degli elettrodomestici alla pari o migliori dei pari prezzo di marchi italiani (non dico “made in Italy” perché ce ne sono rimasti molto pochi) e nelle asciugatrici in particolare ha sfornato buoni prodotti. Questo modello, disponibile nel taglio da 7 o da 8 Kg (prendete quello che costa meno tra i due, come dicevo prima sono identici) ha il motore inverter, anche troppi programmi con cui sbizzarrirvi ma tanto userete sempre-i-soliti-3, l’oblò di vetro che potrebbe piacere ai vostri figli e soprattutto è quello che funziona meglio in questa gamma di prezzo, anche secondo il test di Altroconsumo. Durante questo inverno è stata acquistata da tre miei amici, in un caso l’ho anche installata, a riprova che è il modello più “facile” da vendere tra quelli di cui vi ho parlato oggi. In ogni caso, se avete dubbi, altre domande o volete un aggiornamento sui prezzi, scrivetemi pure! Il Gufo è qua per voi..alla prossima!
Grazie Gufo l’articolo è molto interessante.
EDH3898SDE asciugatrice Electrolux. Cosa ne pensa di questo prodotto? Io ho una lavatrice 9kg. E vorrei un’ asciugatrice sempre da 9kg. Per un uso intenso estate ed inverno. Mi consiglia per favore? Grazie.
Ciao! Allora…dipende molto dal prezzo. Come scrivevo anche nell’articolo, per le asciugatrici quasi sempre (e ho verificato, nei due modelli a pompa di calore citati nell’articolo è così) il volume del cestello è sempre lo stesso per tutta la gamma delle asciugatrici che hanno una certa profondità: se la macchina è profonda 60 cm, avrà il cestello identico sia che sia etichettata da 7, 8 o 9kg. Quello che cambia, di pochissimo, è la durata predefinita dei cicli, e nient’altro. Pertanto una 7kg asciugherà, a parità di cestello, con la stessa efficacia di una 9kg della stessa marca. Al limite (cosa che accade comunque spesso, indipendentemente dalla capacità) basta prolungare 10 minuti l’asciugatura a fine ciclo. Per un uso intenso, comunque, scarterei assolutamente i modelli a resistenza che ti farebbero spendere troppo di energia.
Da quello che vedo quella Electrolux sta quasi a 700€, ecco, a quel prezzo non la prenderei, rinuncerei assolutamente al vapore ma preferirei la Miele citata nell’articolo che adesso si trova a 100€ meno di quando lo scrissi, ovvero a 649€, che è un ottimo prezzo: https://bit.ly/2YixHTt E, pure essendo da 7kg, ha un cestello da 120 litri proprio come le sorelle maggiori.. Se vuoi spendere meno, la Beko indicata sempre nell’articolo la trovi a 399€: https://bit.ly/3aChA5C però, sempre facendo riferimento all’uso intenso, non avrei dubbi nello spendere un po’ di più e prendere la Miele. Se proprio ti “spaventa” prenderla da 7 kg, esiste anche la Miele da 8kg (ma è identica!!) a 799€: https://bit.ly/3aL2xXq
Infine, se vuoi fare un ulteriore passo in avanti (visto l’uso intenso) potresti optare per il modello uno step superiore di Miele, che consuma appena meno (A+++ invece che A++), è sempre da 8kg con cestello da 120 litri e in più ha tra le altre cose l’utile programma lenzuola, che sono una delle cose più difficili da asciugare in asciugatrice perché tendono ad appallottolarsi, cose che col programma lenzuola viene molto mitigata. Costa però un po’ di più, poco meno di 900€: https://www.monclick.it/prodotti/10/ASG/miele/MK_000000123684.htm